Fossi figo, frequenterei il locale giusto.
Fossi figo, conoscerei la gente giusta.
Fossi figo, indosserei vestiti trendy.
Certe volte son dei capi orrendi
Che a nessuno li rivendi.
Fossi figo, tutti i giorni sarei in palestra.
Fossi figo, starei ignudo alla finestra.
Fossi figo, sarei il principe dell’adduttore,
sarei il re dell’addominale,
sarei il re della finestra.
Ammirerebbero i miei capelli;
sì, sono finti, ma comunque sono molto belli.
Quelli veri sono volati via col vento,
e anche la foto sul documento
Non mi rassomiglia più.
Capelli, capelli,
sono andati via e non torneranno mai.
In piazza, li rimpiazzo
con un prodigio della tecnica frutto di ricerche
e sperimentazioni che ci aiutano nel look.
Fossi figo, guiderei una grande jeep
fino in disco, attesissimo in zona vip.
Il mio nome sarebbe sempre incluso nella lista;
non dico proprio il primo della lista,
ma neanche l’ultimo degli stronzi.
Cubista, cubista,
come balli tu io non ho ballato mai.
Ti guardo, tu mi guardi,
e si scatena nel mio corpo
quella strana sensazione che noi giovani chiamiamo
cincin ueo muiteru.
Forse non sono figo,
forse no, ma sono bello dentro, dentro.
Voi, stranamente,
mi vivete come un solitario,
ma a me piace stare con la gente.
Io, per piacervi,
mi epilerei per tutto il santo giorno,
come le balle di un attore porno.