C’è un astronauta pasticcione,
si è fatto addosso la pupù:
ma i membri dell’equipaggio
si accorgono,
lo sgridano.
Nella sua tuta d’amianto
c’è stato un grosso patatrac
e i suoi colleghi spaziali
lo buttan giù,
ma lui canta una canzone ironica:
Scismi bellissimi dentro di me,
cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me,
sostanze tossiche diffuse per tutto il moderno scafandro.
Emarginato nel cosmo – non ricevo più –,
Emarginato nel blu – mayday, mayday, s.o.s., help, aiuto –,
ho combinato un disastro con la pupù:
sono solo un pasticcione in orbita.
Scismi bellissimi dentro di me,
cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me,
sostanze tossiche diffuse per tutto il moderno scafandro.
Visioni mistiche della mia generazione:
solo spasmi fortissimi dentro di me,
fuori dal modulo, trainato da un cavo che è tutto un programma.